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Un libro, un viaggio ideale, dello spirito, alla ricerca di cosa? L'autore sente la necessità di mettersi in cammino. Di certo, nell'ambito della propria fede cristiana, in particolare in quello che conduce a Maria, madre di Dio. Si è interrogato alla stregua dell'uomo comune, sul ruolo della Vergine nel mondo e nell'universo cristiano; capirne la collocazione nella mente, nel concetto di Dio sulla base di quanto ella ha detto nelle apparizioni a Lourdes nel 1858. In particolare, ha voluto focalizzare la frase che lo ha più di tutte colpito, quella pronunciata in una delle apparizioni a Bernadette: "Io sono l'immacolata Concezione". Ne dà una sua possibile interpretazione, una spiegazione personale "inglobante, includente", di là di quanto è già stato detto e scritto, tenuto in debito conto del dogma già promulgato da Papa Pio IX nel 1854. Razionalità e irrazionalità, verità indiscussa ed eresia, credenza e miscredenza, fede e ateismo. Il tutto visto in chiave cristiana in cui Maria riveste, in tale contesto, il ruolo essenziale voluto, riconosciuto, così concepito da Dio Uno e Trino, in attuazione del mistero di salvezza del figlio Gesù, vero Dio vero uomo.